La diagnosi precoce è lo strumento più efficace per combattere il tumore della prostata: riconoscere la presenza della malattia in fase iniziale rende più semplice la cura di quello che è il tumore maschile più diffuso nel mondo occidentale.
Se la biopsia prostatica è l’esame che permette lo studio istologico dei frammenti di prostata prelevati attraverso un ago, oggi la Fusion Biopsy è la tecnologia che consente di eseguire prelievi mirati per localizzare con maggiore precisione il tumore della prostata al fine di ottenere una diagnosi più accurata.
Come funziona la Fusion Biopsy
Attraverso la Risonanza Magneticamultiparametrica della prostata è possibile individuare con grande precisione la sede e il volume di una o più zone sospette per tumore. La Fusion Biopsy, fondendo le immagini della Risonanza Magnetica con quelle dell’Ecografo in 3D, permette di eseguire una biopsia mirata per ridurre in maniera importante il numero di prelievi bioptici. Inoltre, la Fusion biopsy consente di creare una mappa tridimensionale dei prelievi bioptici, perfetta per ricostruire con maggiore precisione la localizzazione e il volume del tumore.
I risultati ottenuti in termini di accuratezza diagnostica sono così elevati che alcuni nuovi protocolli di biopsia prostatica prevedono di eseguire i prelievi solo nelle aree sospette individuate dalla RM-mp. Questo comporta una netta riduzione del numero di biopsie inutili con ovvi benefici per i pazienti.